Questo dipinto risale al 1911 ed è tratto da un libro pubblicato per la prima volta nel 1916. Il libro altro non è che una raccolta di immagini che descrivono il testo indiano “Ramayana”, poema storico-mitologico databile tra il VI e il III sec. A.C.
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L’autore del libro illustrato è Bhuvanrao Srinivasarao, nato a Satara nel 1865, denominato anche Balasaheb Pandit, sovrano di Aundh nel 1909 (“…acclamato per i suoi successi e per il suo valore di statista. In consultazione da Mahatma Gandhi nel 1939 intraprese lo storico “esperimento di Aundh” stabilendo il primo modello di democrazia decentralizzata dei villaggi in India; mori nel 1951″)
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L’opera originale di Balasaheb è ormai diventata una perla rara per collezionisti (purtroppo ce l’ho solo su file). L’immagine oggetto del post è stata estrapolata dall’opera citata e lo specifico evento rappresentato viene così descritto e riassunto:
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– Vibhishana ha invitato Rama a tornare ad Ayodhya nel viman Pushpaka (il termine vimāna indica un oggetto volante; in questo caso un modello Pushpaka. Fonti storiche recitano:
“un carro volante che vola ovunque si desideri”
“un carro che somiglia ad una nuvola luminosa nel cielo”
“meraviglioso, in grado di sollevarsi nell’atmosfera più alta”)
– l’aereomobile di Kubera era in possesso di Ravana
– l’aereo volò per volontà di Rama
– quando il carro/aereo venne in vista, tutti salutarono Rama
– l’aereo scese e tutti sbarcarono
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Ora, se i “cosiddetti esperti” di storia e mitologia non volessero dar troppo credito al poema, in grado comunque di descrivere manovre di oggetti volanti in periodi storici impensabili, sicuramente sapranno spiegare (a loro maniera) come l’autore del libro sia riuscito a disegnare l’oggetto in questo modo, ricordando verosimilmente UFO identificati ufficialmente dalla società moderna solo 40′ anni più tardi.
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E la successiva domanda da porre loro con garbo è:
Testicoli che altro non siete, l’autore come diavolo si è inventato quel mezzo aereo senza mai averlo visto ?