Storia, Mitologia & ReligioneUfo & Alieni
Lo scienziato e scrittore tedesco, in un estratto della sua autobiografia, racconta l’avvistamento di un misterioso oggetto durante un viaggio in Germania nel 1765.
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“From My Life: Poetry and Truth”
tratto “Dalla mia vita: poesia e verità”
Abbiamo superato “All Hallows Gate” e presto abbiamo lasciato Hanau dietro di noi, quando raggiunta la campagna, un oggetto nuovo per me [o sconosciuto] ha attirato la mia attenzione.
Non ho mai più visto nulla di simile, né ho mai sentito parlare di altri che abbiano visto qualcosa di simile.
Era notte quando salimmo su un pendio tra [le città di] Hanau e Gelnhausen… Improvvisamente vidi in una depressione [o in lontananza] qualcosa che somigliava a un anfiteatro miracolosamente illuminato. Innumerevoli luci intermittenti erano visibili in una formazione a forma di cono, allineate in modo graduale, una sopra l’altra, scintillanti così intensamente da abbagliare gli occhi… non riposavano sul posto [si muovevano], saltavano su e giù, giù e su, in tutte le direzioni.
Goethe dovette proseguire richiamato dagli altri; in seguito anche il postiglione dirà di non aver mai visto nulla di simile.
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Gli scettici, che spesso si definiscono scienziati, hanno indicato che l’oggetto avvistato sarebbe un fenomeno di gas di paludi o uno stormo di lucciole…
(Giusto, è possibile che Goethe non conoscesse gli strani effetti dei gas di palude… e dubito che in vita sua abbia mai visto una lucciola in volo…)

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