Ufo & Alieni
11 Maggio 1950, fattoria dei Trent a McMinville (Oregon).
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La Signora Evelyn Trent ha appena finito di dare il secondo pasto ai conigli quando, alzando gli occhi al cielo, vede un oggetto metallico discoidale, con diametro di 10 metri circa, che si muove in direzione della fattoria; immediatamente chiama il marito che esce di corsa e, vedendo quello strano disco fluttuare, decide di prendere la macchina fotografica per immortalarlo. Sono le 19.30.
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Le foto andranno in diverse mani prima di capitare sotto l’attenzione di William Hartmann, astronomo che lavorava con la Commissione Condon. Ricordiamo che il Rapporto Condon, pubblicato nel 1968, fu una ricerca scettica (e aggiungiamo “politica”) sugli oggetti volanti non identificati.
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Nonostante la parzialità professionale Hartmann intervistò i coniugi Trent che risultarono essere sinceri; il fatto poi che non avevano ricavato denaro dalle fotografie deponeva a loro favore. Hartmann analizzò anche le foto con attenzione e incredibilmente concluse che si trattava di “uno dei pochi casi di avvistamenti di UFO in cui i fattori geometrici, fisici e psicologici apparivano coerenti con l’asserzione”.
Concorda con la testimonianza di Trent, che indicava l’oggetto come molto luminoso anche internamente.
La sua analisi escludeva la possibilità di falsificazione del negativo e della fabbricazione ottica; anche l’analisi fotometrica suggeriva la genuinità, infatti l’oggetto risultava essere posto effettivamente alla distanza vista in foto, non un modellino appeso ad un filo dunque.
“Un oggetto volante, argenteo, metallico, a forma di disco, di dieci metri di diametro, ha volato sopra la fattoria”.
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Nel 1975 anche Bruce Maccabee, fisico ottico della U.S. Navy, analizzò i negativi concludendo che le foto non erano truccate e mostravano un reale oggetto fisico di qualche decina di metri di diametro che si trovava sopra i testimoni.
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Lo studioso americano Spaulding ingegnere dell’Air Research conferma la veridicità del racconto e ha le medesime sensazioni dei colleghi.
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Gli scettici
Nel 1980, Philip J. Klass e Robert Sheaffer, giornalisti scettici, decisero che l’intera faccenda era un imbroglio per cause legate all’ombra del garage e alla ripresa che sembrava troppo vicina al terreno, come se Trent si fosse inginocchiato in una posizione anomala (quindi ?). Secondo loro poi, l’oggetto pendeva dal cavo di una linea elettrica: pertanto conclusero che l’oggetto fotografato era in realtà lo specchietto retrovisore di un autoveicolo. Bene…
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Conclusioni
Evelyn Trent morì nel 1997, suo marito Paul l’anno dopo; fino alla morte mantennero la loro versione e garantirono sull’autenticità della storia e delle fotografie.
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Qualcuno invece è pronto a dichiarare fake anche i conigli…
… con tutto il mangime

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